“Ogni cosa accade per un motivo ben preciso e al momento opportuno, né prima, né dopo. Una volta che divieni consapevole di questo, impari a gioire delle cose belle e ad accettare quelle spiacevoli, a ringraziare per esse, perché non sono altro che possibilità di crescita che ti vengono offerte dopo che mille volte la vita ti ha dato modo di aggiustare le cose diversamente.”
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Emma è una ragazza di ventun anni, estremamente sensibile, che si è chiusa in se stessa per non soffrire. Il suo cuore è inavvicinabile anche per le persone che la amano di più: i suoi genitori, la sorella Anna e l’amica di sempre, Sofia. Una sera, Emma incontra Logan, ventottenne affascinante e realizzato che sembra comprenderla nel profondo. Ma Logan è fidanzato con Maria, donna apparentemente perfetta…
Quando i loro mondi si incontrano, i muri che Emma ha eretto intorno al suo cuore cominciano a crollare. Ma una tragedia allontana Logan, forse definitivamente…
Riusciranno i due giovani ad affrontare le loro paure per raggiungere la felicità?
“Per me la musica è contemporaneamente ancora di salvezza e coperta di Linus. Mi accompagna nei miei voli pindarici, mi isola quando voglio stare per conto mio, mi dà la carica quando ho bisogno di energia.”
Apriamo la settimana in maniera delicata con un romanzo che pullula di vita, parola dopo parola, pagina dopo pagina. Ormai mi conoscete, io e i romance siamo due mondi a parte, eppure, dopo aver letto “Emma”, è stato difficile lasciar andare la protagonista e lo è tuttora.
Il punto di forza dell’autrice è il suo stile, semplice e allo stesso tempo suggestivo, che scivola via come la sabbia trascinata dal vento, dando quel senso di malinconia e romanticismo capace di far smuovere qualcosa dentro all’animo.
Emma è un personaggio con il quale sono riuscita ad entrare in sintonia per il suo modo di pensare e di affrontare la vita, anche io come lei sono una persona introversa, che continua a costruire muri su muri per impedire alle persone di avvicinarsi.
La paura di essere feriti è paralizzante, la protagonista lo sa molto bene e per quanto ci provi, è difficile per lei riuscire ad aprirsi, a mostrarsi per ciò che è. Questo genere di persone appare agli occhi degli altri come qualcuno che non è in realtà, ma dietro l’opinione altrui si nasconde invece puro e semplice terrore. Per quanto sia strano, è così.
Laura Manea riesce a rendere una persona come Emma reale e in grado di regalare molto di più di quello che lei crede di poter offrire. Durante la lettura del romanzo ho immaginato di averla di fronte, seguire la sua quotidianità e rendermi conto che sarebbe un’amica “perfetta” con la quale farei volentieri due chiacchiere sulla musica, sui romanzi, mentre dividiamo una tavoletta di cioccolata.
“Una volta ho sentito dire che la felicità è come la febbre: tutti ti stanno intorno per fartela passare.”
Emma è una giovane donna insoddisfatta dalla sua carriera e che per sopravvivere alla vita ha deciso di mettere il cuore in un ripostiglio. Persino uscire e divertirsi non riesce a darle quel senso di completezza che sta disperatamente cercando.
Amica di tutti, amica di nessuno. Per paura di rimanere ferita preferisce mantenere le apparenze, nascondere il suo vero io e lasciare che la vita scorra lentamente mentre le stagioni passano e le persone cambiano. Nella vita ha scelto di adattarsi, accontentarsi di quello che c’è e di non pretendere la felicità perché questa non esiste.
Questa ferrea convinzione viene smentita quando il suo sguardo incrocia quello di Logan, un uomo affascinante ma allo stesso tempo dolce, che con quegli occhi da sogno si prospetta essere la persona perfetta con cui perdersi in una follia.
Emma imparerà vivendo che al cuore non si comanda e per quanto cerchi di controllare il suo mondo, l’amore è un sentimento imprevedibile, che a volte dura per sempre ma spesso finisce per fare soltanto male. La spirale dentro la quale verranno trascinati a fondo i due personaggi li porterà a salire su una montagna russa emotiva alla quale non potranno sottrarsi.
“Ogni cosa accade per un motivo ben preciso e al momento opportuno, né prima, né dopo. Una volta che divieni consapevole di questo, impari a gioire delle cose belle.”
Emma e Logan sono due facce della stessa medaglia. Sono completi solo quando sono insieme. A differenza di altri romance che ho avuto modo di leggere, quello di Laura Manea si distingue per la dinamicità dei suoi personaggi, che si evolvono in continuazione, rendendo la storia ancora più palpabile.
Il viaggio di Emma non è solo quello di trovare Logan e raggiungere la sua felicità, ma soprattutto di andare oltre la superficie e scavare dentro sé stessa per trovare finalmente un equilibrio. Conoscersi e capirsi non è facile, è un percorso lento e talvolta tortuoso, ma una volta raggiunto il vero io si è in grado di affrontare la vita con un altro sguardo, non più con quello di una persona impaurita, ma temeraria, in grado di accogliere il bello e il brutto.
Emma è un personaggio, come ho già detto, con il quale si riesce ad entrare subito in sintonia e che entra nei cuori delle persone senza bisogno di essere una eroina.
Laura Manea ci insegna che le esperienze sono in grado di rafforzarci, ma il vero viaggio che dobbiamo compiere è quello all’interno di noi stessi, lasciando da parte la paura.
